Conosco Lella da sempre, da quand’ero una bambina e, vedevo in lei un mondo magico, da favola, come lo stile delle sue foto, vagamente retro’, romantico e con un sapore antico. Lella ha in tasca una bella laurea in filosofia ma la passione per la fotografia ha il sopravvento e i risultati non tardano ad arrivare. Lista d’attesa per esser fotografata da lei, uno status simbol che ha conquistato mamme e fanciulli proprio per quel modo unico di fotografare. A lei tutto questo non basta, testarda, cocciuta, determinata vuol entrare a far dell’Arte Fotografica Mondiale per confrontarsi e migliorarsi.
La incontro a Milano indaffarata, come sempre, nel back stage di un servizio e la becco al volo durante una pausa.
Lella, hai ricevuto molti riconoscimenti e premi internazionali, quali e quante soddisfazione?
“Tante soddisfazioni, io sono innamorata del mio lavoro e grazie ai miei studi classici che mi hanno fatto conoscere l’estetica filosofica, una bellezza che trascende l’apparire e regala emozioni a chi guarda. Sono orgogliosa dei prestigiosi riconoscimenti che ho avuto; in particolare l’Eccellenza Artistica Efiap che mi è stato conferito dalla FIAP ( Federation International de l’Art Photographique)”.
La tua fama va oltre ai confini della nostra penisola “Ho esposto a New York e per due anni sono stata alla Galleria Agora, una vetrina internazionale di arte.
In primis, in Sudafrica,ho realizzato una mostra itinerante a scopo benefico e altre personali nelle città più importanti.
” Io so, però qual e’ la tua vera soddisfazione ”
Si, inutile negarlo, quando ci penso ancora mi commuovo e mi chiedo come sia stato possibile. Nel maggio 2013 una mia immagine, che ha voluto esser un forte messaggio di uguaglianza razziale e fratellanza, e’ alla Casa Bianca, come mio cadeaux per il Presidente americano Barak Obama. Uguale copia si trova in Vaticano dove Papa Francesco ha apprezzato molto questo messaggio dalla purezza infantile e incontaminata.
” Lella tu sei un vulcano di idee e di iniziative, so che ora qualcosa nel mondo della moda ti affascina. Ce n’è puoi parlare o è ancora top secret? ”
Ho realizzato, quasi per gioco le T-shirt Fairy Tales, il mio mondo artistico su semplici t- shirt che possono essere indossate da tutti, in qualsiasi occasione ed abbinate ai più svariati look. Ad esempio sono piaciute tantissimo ai giovani che vestono street style, o a quelli che vanno in giro con pantaloni stracciati, gli anfibi e la cresta arancione. E’ un po’ come una vera magia in grado di coniugare romanticismo e rock.
” Dove si possono acquistare ?
” Sul sito che sarà attivo a breve: www.fairytalesfashion.com e non è detto che, in futuro, io possa fare altri inserimenti, ma senza seguire la moda e le tendenze, solo inseguendo il gusto del “bello”.
Con quale criterio hai scelto le tue testimonials?
” Ho cercato persone belle dentro, che vivono la vita in maniera fantasiosa e che amano l’arte e la fotografia. Donne vere, capaci di mixare stili differenti con charme e semplicità. La vendita sarà orientati in diversi Paesi anche perché ho visto che in America, soprattutto a New York, le Fairy Tales hanno avuto un grande successo”.
Come riesci a coniugare la tua famiglia con i ritmi frenetici che hai?
” E’ sempre stato faticoso, soprattutto quando i miei figli erano piccoli. Ora che son fuori casa e’ decisamente più semplice. E poi, si sa, le donne in questo hanno davvero una marcia in più.
” E Lella di marce in più ne ha davvero una scorta infinita, a cominciare dal suo sorriso, dalla semplicità con cui parla di se stessa e dalla positività che riesce a trasmettere a chi le sta accanto. Il prossimo obiettivo?
” Collaborare con una testata giornalistica e raccontare, attraverso gli scatti, la vera anima di personaggi famosi. Ma non i soliti vip: uomini, donne che, nel loro campo hanno dato un apporto importante alla nostra società e al mondo. Sarebbe la sfida più grande contro me stessa… E ne sono certa: vincerei l’Oscar”.
Il tempo a disposizione e’ finito, Lella con la macchina fotografica al collo si perde tra la folla, sotto la pioggia nel centro di Milano. A me rimane una certezza: l’Oscar sarà suo.
Beatrice Baratto